top of page

“Vivo con 120€ al mese, chiedo aiuto”: se ne andò con il dolore il mitico Jimmy il Fenomeno

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 21 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Jimmy il Fenomeno, l’attore che faceva ridere l’Italia: “Vivo con 120 euro al mese, ma sono felice”

Nonostante vivesse con appena 120 euro al mese, Jimmy il Fenomeno – all’anagrafe Origene Luigi Soffrano – non perse mai il sorriso né lo spirito positivo che lo rese un’icona del cinema comico italiano. Soffriva di diabete e, col passare degli anni, le sue condizioni di salute peggiorarono fino alla sua scomparsa, avvenuta il 6 agosto 2018 in una casa di riposo a Milano. Qualche tempo prima, in un’intervista all’Adnkronos, raccontava:“Mi trovo bene e ho anche una piccola pensione sociale e d’accompagnamento, ma detratte le tante spese di assistenza mi restano solo 120 euro al mese. Devo pur vivere. Per questo, con mio fratello Mario e un amico, abbiamo chiesto un aiuto economico ai miei fan su Facebook e ora puntiamo al sussidio Bacchelli”.

Una carriera da protagonista della risata

Nato a Lucera, in provincia di Foggia, il 22 aprile 1932, Jimmy il Fenomeno è stato uno dei più celebri attori caratteristi del cinema italiano. La sua notorietà non derivava tanto dalle battute, quanto dalla sua inconfondibile fisionomia, la parlata dialettale e una risata tanto sconclusionata quanto irresistibile. Un volto familiare per intere generazioni, presente in quasi tutte le commedie degli anni ’80.

Esordì nel 1958 nella pellicola Gambe d’oro, al fianco di giganti come Totò e Memmo Carotenuto, nel ruolo di un tifoso del Cerignola, squadra dilettantistica. Fu l’attore e regista Rosario Borelli – attivo nel mondo dei fotoromanzi – a intravedere nel suo volto bizzarro un potenziale perfetto per la commedia, portandolo a un provino presso la Titanus: da lì, l'ingaggio fu immediato.

Il debutto con Totò e l’invenzione del nome

Pochi giorni dopo il provino, Jimmy si ritrovò sul set con Totò. Per quel primo ruolo, ricevette un compenso di 25.000 lire, somma tutt’altro che modesta per l’epoca. Il nome d’arte Jimmy il Fenomeno gli fu attribuito da Vania Protti, produttrice cinematografica e prima moglie di Teddy Reno.

Nel 1960, recita in Tu che ne dici di Silvio Amadio, accanto a Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, consolidando così la sua presenza nella scena comica italiana.

Dalla commedia sexy alla commedia all’italiana

Durante gli anni ’70 e ’80, Jimmy compare in numerosissimi film: Il federale di Luciano Salce, Il mantenuto con Tognazzi, Il monaco di Monza di Sergio Corbucci, e diversi musicarelli come Riderà e Cuore matto… matto da legare. Indimenticabile anche nel cult Il medico della mutua (1968), dove interpreta un paziente in attesa di una visita oculistica.

Nel 1975, viene diretto nuovamente da Salce nel capolavoro Fantozzi, dando così il via a una stagione d’oro della sua carriera. È il decennio in cui Jimmy il Fenomeno diventa una costante della commedia italiana.

Tra le commedie sexy in cui appare si ricordano:

  • La liceale nella classe dei ripetenti di Mariano Laurenti

  • L’insegnante viene a casa di Michele Massimo Tarantini

  • La soldatessa alle grandi manovre di Nando Cicero

Gli anni ’80: il volto di un’epoca

È il periodo di massima esplosione della sua carriera. Appare in decine di titoli, tra cui:

  • Sono fotogenico di Dino Risi

  • Mia moglie è una strega

  • Fico d’India

  • Il bisbetico domato

  • La settimana al mare

  • I fichissimi

  • L’onorevole con l’amante sotto il letto

  • Innamorato pazzo

  • Bomber con Bud Spencer e Jerry Calà

Spassosissimo anche in Vieni avanti cretino con Lino Banfi, Eccezzziunale... veramente di Carlo Vanzina, Attila flagello di Dio e in classici come Acqua e sapone, Segni particolari: bellissimo, Il ragazzo di campagna, Sapore di mare 2, Vacanze in America, Il ragazzo del Pony Express, solo per citarne alcuni.

Gli ultimi anni e l’addio

Con gli anni ’90, le apparizioni cinematografiche si diradano. La sua ultima presenza significativa risale al 1993 con Fantozzi in paradiso di Neri Parenti. Seguirà un’ultima partecipazione nel film Jolly Blu (1998) di Stefano Salvati, ispirato ai successi della band 883.

Jimmy il Fenomeno ci ha lasciati nel 2018, ma il suo ricordo resta scolpito nella memoria collettiva di un’Italia che ha saputo sorridere anche grazie a lui. Il volto buffo, la risata sgangherata e il cuore grande: Jimmy non era solo un fenomeno sullo schermo, ma anche nella vita.


Comments


bottom of page