Umberto D’Orsi, il mitico conte Diego Catellani ci lasciava il 31 agosto di 48 anni fa
- Silvio Prudentino

- 20 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Umberto D’Orsi: 48 anni fa ci lasciava il grande caratterista del cinema italiano
Nato il 30 luglio del 1929 a Trieste, Umberto D’Orsi si è spento il 31 agosto del 1976. Sono trascorsi 48 anni dalla scomparsa di uno degli attori più camaleontici del cinema italiano, protagonista in oltre un centinaio di film tra gli anni Sessanta e Settanta. Capace di spaziare dal comico al drammatico, dal poliziottesco alla satira, D’Orsi ha saputo imporsi come uno dei più grandi caratteristi del nostro cinema.
Una carriera poliedrica, tra teatro, tv e grande schermo
La sua passione per la recitazione si manifestò precocemente. Nel 1950 era già attivo in compagnie dilettantistiche di prosa e rivista, e fu tra gli organizzatori del centro teatrale universitario dell’ateneo in cui, tre anni più tardi, si laureò in giurisprudenza.
L’occasione giusta arrivò grazie a Vittorio Gassman, che lo volle in Riccardo III, consentendogli di muovere i primi passi importanti sulle scene. Il debutto televisivo risale invece al 1954, con Altalena di canzoni, al fianco di Gianni Cajafa ed Ettore Conti.
Fu però Luciano Salce, nel 1962, a convincerlo definitivamente a dedicarsi al cinema. Lo scoprì quasi per caso e lo scelse per La cuccagna, sua opera dello stesso anno. Da lì partì una lunga serie di ruoli, tra cui spicca quello ne Il processo di Verona di Carlo Lizzani, sempre del 1962.
Il Cavalier Catellani e la leggenda di Fantozzi
Il grande pubblico lo ricorda con affetto e divertimento soprattutto per l’interpretazione del Conte Diego Catellani, mitico avversario di biliardo del ragionier Fantozzi nel primo capitolo della celebre saga, datato 1975. Accanto a Paolo Villaggio, D’Orsi rese memorabile la scena della partita a colpi di “colpi bassi” e “cogli***zzo”, diventata un’icona della comicità italiana.
Ma il suo contributo alla commedia non si limita certo a quel film. Recitò accanto a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Tiberio Murgia, Nino Manfredi, portando in scena personaggi di grande efficacia e popolarità. A teatro fu diretto da maestri del calibro di Paolo Stoppa e Gabriele Lavia, mentre in televisione fu noto per il ruolo macchiettistico di Belisario il confusionario all’interno del celebre Carosello.
Una morte prematura
Umberto D’Orsi si è spento all’età di 47 anni presso l’ospedale San Camillo di Roma, dove si trovava ricoverato a causa di una grave insufficienza renale. Era sottoposto a trattamento dialitico da tempo. La sua morte lasciò un grande vuoto nel panorama artistico italiano.
Sposato con l’attrice Milly Ristori, D’Orsi era padre di tre figli: Patrizia, Antonella ed Emanuele.
Una figura indimenticabile
Umberto D’Orsi ha rappresentato una stagione vivace e prolificamente creativa del nostro cinema. La sua capacità di essere credibile sia nei toni comici che in quelli più amari lo ha reso un attore completo e amatissimo. Il suo volto e la sua voce, tra una battuta e un’espressione tagliente, restano impressi nella memoria di più generazioni.









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