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Nando Paone, caratterista napoletano unico nel suo genere: “Sono considerato anziano”

  • Immagine del redattore: Silvio Prudentino
    Silvio Prudentino
  • 21 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Nando Paone, il caratterista che ha attraversato mezzo secolo di commedia italiana

Dice di essere ormai “considerato anziano” Nando Paone. Eppure, basta citare uno dei suoi iconici personaggi per far riaffiorare ricordi a generazioni di spettatori: l’assistente Cavicchioli in Vai avanti tu che mi viene da ridere accanto a Lino Banfi. O magari Geremia il Merlo in L’amico del cuore, o ancora Costabile Piccolo in Benvenuti al Sud. Insomma, difficile non riconoscerlo: volto familiare, talento camaleontico, Nando Paone è una delle colonne portanti della commedia italiana degli ultimi cinquant’anni.

“Per molti sono un attore anziano”

“Ormai sono considerato un attore anziano, perché sono al mio quarantaquattresimo anno di attività”, ha dichiarato Paone. Il suo stile? Ispirato alla commedia dell’arte e persino ai cartoni animati. “I miei personaggi leggeri sono influenzati proprio da quei mondi lì. Non uno in particolare, ma ho sempre lavorato sul corpo e sul mimo, grazie ai tanti stage fatti in gioventù. Mi sento a mio agio in quella dimensione.”

Dal teatro al grande schermo: una carriera senza soste

Nato a Napoli il 27 novembre 1956, Paone muove i primi passi in teatro già negli anni Settanta, collaborando con compagnie storiche come l’Ente Teatro Cronaca di Mico Galdieri. Dopo il trasferimento a Roma, debutta al cinema nel 1977 con Doppio delitto di Steno, al fianco di mostri sacri come Marcello Mastroianni e Ursula Andress. Da lì, una lunga serie di ruoli in commedie cult, tra cui La compagna di banco (1977), Lo chiamavano Bulldozer (1978), La liceale seduce i professori (1979) e Mia moglie è una strega (1980), passando per il drammatico Caro papà di Dino Risi con Vittorio Gassman.

Il ritorno con Salemme e il boom con Siani

Dopo una lunga parentesi lontano dal cinema, il ritorno avviene in grande stile nel 1998 con L’amico del cuore di Vincenzo Salemme. Il pubblico lo riscopre e lo abbraccia. Con Salemme condivide il palco e il set in numerosi successi: Amore a prima vista, A ruota libera, …E fuori nevica!, Una festa esagerata.

Poi arriva Benvenuti al Sud (2010) con Alessandro Siani, dove Paone interpreta lo spassoso Costabile Piccolo accanto a Giacomo Rizzo. Il film è un trionfo e viene seguito da Benvenuto al Nord. Da lì, il suo volto torna ad essere ricercato, amato, riconoscibile.

Una leggenda silenziosa della nostra commedia

Nando Paone non ha mai cercato i riflettori, ma ha illuminato centinaia di scene con la sua presenza discreta, comica, empatica. È uno di quegli attori capaci di far ridere con uno sguardo, di dare corpo all’anima della commedia popolare. E se oggi qualcuno lo considera “anziano”, è solo perché ha alle spalle una carriera piena di gloria e ancora tanto da raccontare.


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