La sofferenza in amore di Massimo Troisi: “Mi piace godermela per bene”
- Redazione

- 21 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Massimo Troisi e la sofferenza d’amore in “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”
Tommaso (interpretato da Massimo Troisi) è un uomo attraversato dal dolore e dalla malinconia. Soffre profondamente per l’amata Cecilia (Francesca Neri), con la quale condivide un amore intenso ma tormentato, logorato soprattutto da una gelosia crescente. I due erano ormai prossimi al matrimonio, ma qualcosa si è incrinato, e all’improvviso tutto è stato messo da parte. La crisi è profonda e Tommaso cerca rifugio nella solitudine della propria abitazione.
Ma la quiete è di breve durata: irrompe l’amico Amedeo (Angelo Orlando), libraio e vicino di trattoria, che si presenta a casa accompagnato da una donna, Flora (Natalia Bazzi). Un gesto che per Tommaso suona come un affronto.
“Voglio soffrire bene…”
La scena è tra le più emblematiche del film. Tommaso e Amedeo si rifugiano in cucina e iniziano a discutere. Il protagonista, infastidito dalla presenza dell’amica dell’amico, continua a riferirsi a lei con distacco: “Questa…”. Amedeo lo corregge più volte: “Questa si chiama Flora”.
Ma Tommaso è incontenibile nella sua comicissima disperazione:“Perché me l’hai portata qua? Io devo soffrire, devo stare male… dai…”.Amedeo minimizza: “Eh, devi soffrire? E allora che sarà mai?”.Ma Tommaso ribatte con una delle sue battute più celebri:“Che devo soffrì davanti a questa che c’ha un nome, si chiama Flora? Non mi sembra… voglio stare da solo, per piacere Amedè… portatela via…”.
Troisi, con la sua inconfondibile gestualità, continua il monologo:“Lasciatemi soffrire tranquillo, ho chiesto niente a voi? No. Voglio solo soffrire bene. Mi distraete… non mi riesco a concentrare… con voi qua soffro male, soffro poco… non mi diverto. Non c’è quella sofferenza vera… voglio stare proprio ahhh… ahhh… voglio soffrire… a’ capito? E tu mi distrai!”.Una scena tragicomica che racchiude tutta l’ironia, la sensibilità e il genio di Troisi.
“Pensavo fosse amore… invece era un calesse”: l’ultimo grande film di Massimo Troisi
Il film, uscito nel 1991, è una commedia sentimentale firmata dall’indimenticabile Massimo Troisi, che ne cura la regia, il soggetto e la sceneggiatura, in collaborazione con Anna Pavignano. La pellicola fu prodotta dalla Cecchi Gori Group, con le musiche composte da Pino Daniele, tra cui la splendida canzone Quando, scritta appositamente per l’amico Massimo.
Un’opera profonda e lieve allo stesso tempo, ironica ma malinconica, che rappresenta un autentico testamento artistico del grande attore e regista napoletano. Il film incassò complessivamente 16 miliardi e mezzo di lire ai botteghini e fu accolto con entusiasmo dalla critica.
Premi e riconoscimenti:
David di Donatello per il Miglior attore non protagonista ad Angelo Orlando
Nastro d’argento come Migliore attrice protagonista a Francesca Neri
Nastro d’argento e Globo d’oro per la Migliore colonna sonora a Pino Daniele
Ciak d’oro per la miglior musica
Un capolavoro indimenticabile, che unisce riflessione e ironia, leggerezza e dolore, e che ancora oggi riesce a commuovere e far sorridere chiunque abbia amato – o sofferto – almeno una volta nella vita.









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