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Angelo Orlando oggi: che fine ha fatto?

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 21 mag
  • Tempo di lettura: 2 min
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Che fine ha fatto Angelo Orlando, il talentuoso Amedeo di “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”?

Tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, Angelo Orlando era tra i volti emergenti più promettenti del panorama cinematografico italiano. La sua popolarità esplose nel 1991 grazie alla memorabile interpretazione nel film Pensavo fosse amore… invece era un calesse, diretto e interpretato da Massimo Troisi. Per quel ruolo – Amedeo, il libraio e amico del protagonista Tommaso – ottenne il David di Donatello come Miglior attore non protagonista e una candidatura al Nastro d’argento nella stessa categoria.

Le origini e l’ascesa

Nato a Salerno il 6 dicembre 1962, Angelo Orlando si avvicinò al mondo dello spettacolo come comico nei cabaret di alcuni locali romani. Fu notato da Enzo Trapani, noto regista e autore televisivo, che intravide in lui un talento genuino. Questo incontro gli permise di debuttare nel 1986 nel programma Proffimamente non stop, trasmesso su Rai 1.

Due anni più tardi, nel 1988, fece il suo esordio sul grande schermo con il film L’ultima scena di Nino Russo, accanto a interpreti del calibro di Vittorio Caprioli, Marina Suma, Aldo Giuffrè e un giovanissimo Carlo Buccirosso. Il ruolo di Cardillo fu per lui una vetrina importante.

L’esperienza con Federico Fellini

Nel 1990, la svolta artistica: Federico Fellini lo volle nel film La voce della luna, affiancandolo a due colossi come Roberto Benigni e Paolo Villaggio. In questo film grottesco e poetico, Orlando interpretò Nestore, un ruolo piccolo ma significativo. Nello stesso anno recitò anche in Ladri di futuro di Enzo De Caro, dove condivise la scena con Tosca D’Aquino, Ninni Bruschetta e altri giovani attori destinati a imporsi nel panorama nazionale.

Il successo e i ruoli successivi

Dopo il successo con Troisi, la carriera di Angelo Orlando proseguì con partecipazioni in film di registi importanti come:

  • Pacco, doppio pacco e contropaccotto di Nanni Loy

  • Palla di neve di Maurizio Nichetti

  • Panni sporchi di Mario Monicelli

  • Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli

  • Babbo Natale non viene dal Nord e Ritorno al crimine di Massimiliano Bruno

Parallelamente, si cimentò con ottimi risultati anche nella scrittura e nella regia, firmando le pellicole L’anno prossimo vado a letto alle dieci e Sfiorarsi, che hanno ricevuto buoni consensi di critica.

Molti lo ricorderanno anche per l’apprezzata miniserie televisiva Non lasciamoci più, diretta da Vittorio Sindoni con Fabrizio Frizzi e Debora Caprioglio.

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Le esperienze più recenti

Negli ultimi anni, pur rimanendo lontano dai riflettori principali, Angelo Orlando ha continuato a lavorare nel mondo del cinema e della televisione. Nel 2022 è stato protagonista della commedia Guarda chi si vede di Riccardo Camille, mentre nel 2023 ha recitato in La Venere di Milis, film diretto da Giorgia Puliga.

Un artista completo, capace di passare dalla commedia al grottesco, dalla regia alla scrittura, senza mai perdere la propria identità. Ci auguriamo di vederlo presto tornare anche sul piccolo schermo, magari in una di quelle serie capaci di restituirgli il ruolo che merita nel cuore del pubblico italiano.


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