Il dramma di Cinzia Leone: “La vita è difficile quando metà del tuo corpo è morto. Il cinema mi ha dimenticato”
- Silvio Prudentino
- 21 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Cinzia Leone: “Mi hanno fatta sparire dal cinema e dalla TV. Ma io non mi sono mai arresa”
Aveva già raccontato la sua vicenda in una precedente apparizione televisiva. Ora, in un’intervista rilasciata a la Repubblica, Cinzia Leone torna a parlare apertamente della sua condizione di salute e del rapporto interrotto con il mondo dello spettacolo.
Nel 1991 fu colpita da un aneurisma congenito all’arteria basilare, che le provocò un grave ictus. Da quel momento iniziò un lungo e doloroso percorso di riabilitazione. Riuscì a rimettersi in piedi, tornò a lavorare, ma poco dopo scomparve dai radar del cinema e della televisione. “Mi hanno fatta sparire. Nessuno ne ha mai parlato. La malattia? È stata durissima, ma io non mi sono mai arresa”, racconta oggi con fermezza.
Attrice brillante e amatissima, Cinzia Leone è rimasta nei cuori del pubblico grazie a numerose commedie di successo – tra cui Selvaggi, rimasto un cult degli anni '90. “Sono trent’anni che vado a dormire sperando che la notte mi porti qualcosa di bello. E quella notte è arrivata: mi ha riportato me stessa, intera”, confessa al quotidiano romano.
La Leone non risparmia critiche all’ambiente cinematografico, accusato di averla dimenticata nel momento in cui la malattia l’ha colpita. Dopo aver lottato con tutte le sue forze per riprendersi, ha dovuto affrontare un’altra battaglia: quella contro l’invisibilità. “Ho lottato in silenzio, nel mio privato. Non mi sono mai fermata, ma sembra che il cinema non voglia più sapere nulla di me”.
Chi è Cinzia Leone: età, malattia e vita privata
Nata a Roma il 4 marzo 1959, Cinzia Leone ha oggi 64 anni. Riservata e lontana dai riflettori, ha sempre mantenuto il massimo riserbo sulla propria vita privata: non si conoscono dettagli su un eventuale matrimonio o sulla presenza di figli.
La sua vita cambiò radicalmente nel 1991, quando le fu diagnosticato un aneurisma congenito all’arteria basilare. Venne sottoposta a un delicatissimo intervento negli Stati Uniti, a Phoenix, nell’Arizona occidentale. Da lì iniziò un percorso lungo e doloroso di recupero, affrontato con una determinazione e una dignità che ancora oggi commuovono chi l’ha seguita nel tempo.
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